In piena campagna elettorale si ascolta e si legge di tutto. Chi segue il nostro settimanale conosce bene quanto l’Amministrazione uscente sia stata da noi criticata in diversi campi. A ragione o a torto, lo diranno presto gli elettori. Sarebbe stato almeno positivo poter leggere un resoconto dettagliato da parte del Sindaco uscente, su ciò che è stato fatto in campo randagismo. Personalmente avrei gradito che il Regolamento sui Diritti degli Animali, lungamente studiato, stilato e approdato nelle commissioni competenti (da queste emendato ed evaso da tempo), fosse stato poi calendarizzato ed approvato dal Consiglio Comunale. Purtroppo ciò non è avvenuto! Sarebbe stato corretto e doveroso scrivere che per la prima volta, questa Amministrazione ha dato il via alle Gare d’Appalto per la gestione dei servizi relativi al mantenimento dei randagi del Comune ospitati nelle due strutture, canili privati di Siracusa. Conosciamo ciò che comportano le gare pubbliche in termini di rispetto della legge. Vedi anche i requisiti richiesti dal Codice degli Appalti (competenze e capacità tecniche professionali ed economiche). L’Amministrazione uscente avrebbe il dovere di far sapere o meglio di ricordare che per la prima volta, in questi ultimi cinque anni, abbiamo regolari gare d’appalto per la gestione dei servizi nelle strutture canili. Nessuno ha pensato o sentito il dovere di dire che questo è un primo passo positivo portato a termine anche da chi ha lavorato gratuitamente per la collettività, come consulente, per nomina diretta dello stesso Sindaco. Parlo di Daniela Cassia che in silenzio e con enormi difficoltà ha portato a termine alcuni risultati. Un lavoro certosino e costante, fatto gratuitamente, dimostrando competenza e rispetto autentico per gli animali e per i volontari che hanno chiesto ed ottenuto consigli e supporto. Sono state espletate gare pubbliche per il mantenimento dei cani nelle due strutture canili della nostra città, per il servizio cattura dei cani randagi o di quelli abbandonati ed altro. Il silenzio da parte dell’Amministrazione uscente per ciò che è stato fatto in questi anni, gratuitamente, dalla suddetta consulente, lo chiamerei INGRATITUDINE! Per quasi due decenni personalmente ho scritto e criticato le ‘convenzioni dirette’ del Comune con i gestori dei due canili privati convenzionati. Parlo delle convenzioni per il mantenimento dei cani e gatti in strutture canili, del servizio cattura, del servizio canile sanitario. Ho chiesto con insistenza le gare d’appalto ed ho gridato allo scandalo per le convenzioni dirette tra Comune e gestori di canili e mi sono piovute querele. Una, ad esempio, per aver scritto che lo ‘Snoopy’ nelle convenzioni dirette con il Comune faceva ‘la parte del leone’ rispetto al Piccolo Panda. Querele poi puntualmente archiviate, considerato che scrivevo e documentavo la realtà. Oggi, mentre scrivo, leggo cose gravissime se fossero vere!! C’è chi afferma in maniera chiara in un Quotidiano che il randagismo in Sicilia “ è esclusivo appannaggio di imprenditori privati, spesso legati ad organizzazioni malavitose….”. Reputo gravissime queste affermazioni pubbliche e credo richiedano un intervento da parte della Commissione Antimafia dell’ARS e da una della Procure della Repubblica della nostra Regione. Se qualcuno afferma che vi è in Sicilia questa grave situazione ha anche il dovere di dimostrarlo e aver già fatto la dovuta denuncia!!! La nuova Amministrazione di Siracusa che sarà eletta democraticamente dai cittadini il 10 Giugno prossimo, dovrà affrontare urgentemente, nel mese di Agosto, le gare d’appalto in scadenza e dovrà risolvere il problema randagismo ed i costi del mantenimento dei cani ospitati nei due canili della nostra città. Non basterà scrivere nei programmi elettorali che si farà il cimitero per cani e gatti, che avremo Zero cani nei canili (il progetto Zero cani nei canili, integralmente copiato da una positiva e esperienza in Puglia richiede, a monte, un lavoro di anni e quindi per Siracusa, in questo momento, è solo un proclama elettorale). Sarebbe stato corretto scrivere che si sarebbe iniziato il percorso per auspicare ed approdare nei prossimi anni ad ottenere Zero cani in canile. Qualche altro candidato Sindaco nel programma elettorale scrive che la gestione del servizio canile sarà affidata alle associazioni. Si è scoperta l’acqua calda!!! Anche oggi coloro che gestiscono il servizio di mantenimento dei cani del Comune nelle strutture private, sono Associazioni Animaliste e di Protezione! Per poter gestire un canile in convenzione con le amministrazioni pubbliche locali è necessario essere iscritti all’Albo Regionale delle Associazioni per la Protezione degli Animali , nella sezione A, relativa alla gestione dei servizi nelle strutture canili( Legge Regionale n.15 del 3 Luglio 2000, art.19). Quindi niente di nuovo sotto il sole! Il fenomeno randagismo poteva essere arginato e sconfitto da anni dalle precedenti amministrazioni. Così non è stato! Nella nostra città ed in provincia il randagismo esiste ma NON VI E’ ALCUN OLOCAUSTO e non basta pubblicare foto, prese nel web e scattate in altre località, dove vi sono cani massacrati e morti avvelenati o che vivono in branchi numerosi ( 20/30 unità) solo ed unicamente per tentare di farsi notare nel web e per fare “scrusciu”. Bisogna fare i conti con la nostra realtà che di suo è già difficile. Ingrandire artatamente il fenomeno randagismo crea solo scompiglio. Certo volontariato animalista causa maggiori danni agli animali di quelli già causati da amministrazioni inefficaci e inadempienti. Mi riferisco ai continui ‘ritrovamenti’ fatti dai soliti soggetti (volontari) che poi NON sporgono denuncia di ritrovamento perché probabilmente sono loro stessi ad andare a cercare i cuccioli presso privati, per poi farsi notare nel web come persone animaliste indefesse chiedendo adozione o aiuti economici per mantenere i cani in stalli privati abusivi e spesso appartenenti a loro amici. Le Associazioni animaliste, per legge hanno il dovere di segnalare o meglio denunciare privati che non rispettano l’obbligo della iscrizione all’anagrafe del loro cane. Infine bisogna pretendere che i veterinari, liberi professionisti, segnalino i loro clienti, proprietari di cani che non iscrivono deliberatamente all’anagrafe canina il loro animale. Temono forse di perdere il loro cliente ma non valutano che un cliente che non iscrive il cane all’anagrafe, probabilmente, è un cliente già perso. Infatti questo potrebbe abbandonare il cane in qualsiasi momento e non andare incontro ad alcuna sanzione. Si dovrebbero fare maggiori controlli negli studi privati dei veterinari per conoscere la reale situazione di molti cani di proprietà. Vedremo cosa faranno i prossimi amministratori, i loro programmi in questo momento, purtroppo, non lasciano alcuna speranza per migliori risultati per gli animali e per il Bilancio Comunale.
Elena Caligiore